2012
2012
8 dicembre 2012
"LIBERACI DA OGNI PERICOLO
O VERGINE GLORIOSA E BENEDETTA"
U.C.A.I.
Progetto: N. Consiglio
Opere di Pittura e Scultura eseguite dagli Artisti dell'U.C.A.I.:
Ciro Adrian Ciavolino,Vincenzo Ciliberto,Giacomo Fiorentino,Donato Frulio,Filippo Romito.
Realizzazione: Riccardo Lamberti
Sabato 15 settembre 2012 nella Basilica di Santa Croce di Torre del Greco,(così come da tradizione) è stato esposto il Progetto del Carro trionfale dell'Immacolata 2012 .
L'esposizione è avvenuta 12 settimane prima della festa dell'Immacolata, prima della ricorrenza di San Gennaro, quando ha inizio il ciclo dei dodici sabati di preghiera per la preparazione alla celebrazione dell'Immacolata dell'8 dicembre.
Quest'anno ricorrono appunto i 150 anni dallo scioglimento del voto dei nostri padri torresi all'Immacolata(1862-2012).
Il titolo del Carro trionfale di quest'anno è"LIBERACI DA OGNI PERICOLO
O VERGINE GLORIOSA E BENEDETTA", nato dalle mani dell'artista Nicola Consiglio in collaborazione con il gruppo dell'U.C.A.I. (Unione Cattolica Artisti Italiani).
Nicola Consiglio ha gia' progettato 8 carri trionfali dell'Immacolata:nel 1986 da solista,mentre nel 2001,2005,2006,2008,2009,2010 e 2011 con il Gruppo U.C.A.I.
A Riccardo Lamberti cosi' come avviene dal 1998 sara' affidata la realizzazione materiale dell'intera struttura del Carro.
Partiamo dal titolo"Liberaci da ogni pericolo o vergine gloriosa e benedetta",è l'ultima espressione della più antica antifona mariana.
Se ricordate l'anno scorso si è realizzati la prima parte di questa antifona"Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio o santa Madre di Dio",e richiamava il voto,e richiamare la vicinanza della Madonna nei momenti di pericolo.
La Madonna è poggiata su di un trono,che sembra quasi il cono del Vesuvio,ecco quasi a dire che la Madonna ha il fuoco del Vesuvio sotto ai piedi,un fuoco che spesso per la nostra città,è stato un fuoco distruttivo.
Ma questo fuoco distruttivo è sotto i piedi della Madonna,perché possa essere incanalato,è come il fuoco in ogni esperienza,non solo come elemento distruttivo,ma anche come elemento di vita,ecco che possa diventare il segno del fuoco dello spirito,che brucia il male,ma anche ci illumini e ci guida anche nelle tenebre della vita e del mondo.
E' proprio su questo castelletto a forma di cono del Vesuvio è posto il messaggio:"La Vergine Maria".
E' quindi c'è innanzitutto l'Annunciazione e gli angeli che sono accanto all 'Annunciazione recheranno la scritta :"Ave Maria". Ecco questo bel messaggio potremmo vedere plasticamente raffigurato nell'icona pittorica dell'Annunciazione(opera di Filippo Romito),la vicinanza di Gesù a ognuno di noi,e questo ci ricorda anche tutto il cammino che saremo chiamati a vivere nella Chiesa nell'anno 2012/2013 "L'anno della Fede".
Poi c'è l'altra icona pittorica,dopo il momento della fede,è il momento dell'incontro,un momento del servizio.E' quindi c'è l'icona della visita di Maria ad Elisabetta(opera di Ciro Adrian Ciavolino),queste due mamme che portano il mistero nel loro grembo,Giovanni Battista,Gesù incarnato in Maria,e gli angeli che recheranno la scritta :"Beata te",perché sei beata Maria dice Elisabetta,perché hai creduto ,perché hai avuto fede,perché hai avuto fiducia nel Signore.
E poi dietro al carro ci sarà un bassorilievo(opera di Donato Frulio),che rappresenta l'Immacolata,con il suo manto che si estende ,ed è proprio sul manto che è stata incisa la nostra città,per dire che la citta' e l'Immacolata sono una cosa sola,noi siamo sotto la sua protezione e lei ci deve liberare dai fuochi che vogliono distruggere anche l'unità civile e sociale della nostra terra.
E poi ci sono due stelle,veramente le stelle sono tre,ci sono queste tre stelle per dire che nella notte del mondo,Maria è la stella luminosa che ci guida a Gesu'.
E' bello quando guarderemo queste stelle richiamare l'espressione di San Bernardo:"Respice Stellam voca Mariam","Guarda La stella e invoca Maria",e quindi guardando queste stelle che sono presenti sul carro,noi guarderemo alla luce di Maria che ci porta a Gesù nel Natale che anche si avvicina.
Domenica 16 dicembre dopo un attesa durata due settimane l’Immacolata ha riabbracciato il suo popolo.
Erano 53 anni che non si aspettava così a lungo.
Finalmente l’Immacolata è uscita! Festa per il voto rinnovato.
Non è quanto hanno dovuto aspettare i nostri padri prima che l’Immacolata uscisse fra il popolo fedele nel 1959, ma questa volta ci siamo andati molto vicini. Il 2012 oltre ad essere ricordato quale anno del 150° anniversario dalla realizzazione del primo carro votivo, sicuramente per aver creato un precedente nella storia di questi centocinquantuno anni dal voto all’Immacolata. Nel 1959 infatti, la solennità dell’Immacolata ricorreva martedì 8 dicembre, ma le avverse condizioni meteorologiche rimandarono la processione alla domenica successiva, giorno 13. Nulla da fare anche in quella domenica, e allora l’uscita slittò alla domenica giorno 20. Ma ancora una volta il tempo non fu clemente ed il carro potette uscire in processione solo il giorno di S. Stefano. Nell’ultimo ventennio ben sette volte la processione ha dovuto subire variazioni di data a causa di tempo piovoso o instabile. Quest’anno la lunga odissea è iniziata all’alba del giorno in cui la chiesa celebra la solennità dell’Immacolata Concezione. Dopo la veglia di mezzanotte, sulla città del corallo, un brutto temporale spegne le speranze dei tanti fedeli accorsi da tutte le parti del mondo, di vedere sfilare per le vie della città l’immagine della Vergine. Una delusione rianimata dal fatto che il giorno successivo capita di domenica. Una giornata per la quale, anche chi aveva preventivato di restare solo per un giorno prima di rientrare nella sua dimora adottiva, si sarebbe organizzato diversamente per il rientro. Domenica 9, un raggio di sole illumina i cuori dei fedeli e dei portatori presenti in piazza. Ma qualcosa ancora non va. Questa volta è il vento a farla da padrone. Raffiche forti creano forti oscillazioni degli allori ornamentali sulla facciata della Basilica; gli arazzi appesi ai balconi, sventolano con bandiere allo stadio. Le mantelline celesti dei congreganti della SS Assunta a tratti coprono i volti degli adulti e dei bambini. In chiesa terminata la messa dei portatori, il parroco Don Giosuè Lombardo, si ritira nella sua stanza in un summit con le forze dell’ordine. Sono le ore 10,30 quando dall’altare maggiore, il parroco annuncia lo slittamento della processione alla domenica successiva. Il motivo del “no” è legato ad una questione di sicurezza pubblica e la tutela dell’antica statua dell’Immacolata. “E’ stata una decisione molto sofferta, commenta il parroco Don Giosuè Lombardo, ma io sono il custode dell’Immacolata e ho grandi responsabilità. La nostra statua è molto antica e particolare, con il vento forte il suo manto potrebbe diventare una vela”. Una scelta precauzionale che ha trovato di accordo tutti, dalle forze dell’ordine agli stessi portatori. Inizia così una nuova settimana con gli occhi puntati alle previsioni meteo, che tutto sommato non lasciano bene sperare anche per domenica 16. È infatti così. La giornata di domenica inizia sotto un cielo coperto di nuvole e vento debole. I portatori sono comunque già in chiesa per la celebrazione delle 8,30. I fedeli che risiedono fuori torre, questa volta non rischiano in un nuovo spostamento senza certezze. I più scettici rimangono in casa approfittando del giorno di riposo. Nella Basilica Pontificia intanto, il parroco dopo la celebrazione eucaristica, è chiamato nuovamente nel prendere una saggia decisione. Affidandosi nell’aiuto del Signore, e dando retta al suo istinto fiducioso, dalle sue labbra viene pronunciato il fatidico “si, si esce”. Tra la gioia e l’incredulità dei fedeli accorsi in piazza, alle ore 10,15, l’Immacolata esce trionfale dalla porta principale della prepositura torrese. Finalmente il voto è rinnovato. Tanta la folla, ma non accalcata come il giorno 8. Senza tante soste, il carro, sempre più bello e ricco di significato, sfila per le strade del centro storico. Precede il carro, il parroco della Basilica Don Giosuè Lombardo accompagnato dal vice parroco Don Domenico Panariello e alcuni parroci, e l’antica congregazione della SS Assunta. Segue invece il corteo processionale il gonfalone dell’Amministrazione Comunale con il sindaco avv. Gennaro Malinconico ed il presidente della giunta dott. Filippo Colantonio, ed infine i carri in miniatura portati in spalla da tanti giovani e bambini a cui sono affidate le sorti e le speranze del voto tramandato. La processione in un primo momento procede a passo molto svelto, ma ritornati in piazza Santa Croce dopo aver percorso le vie del centro, il sole sembra far capolino tra le nubi. Sono i primi segni di un lento miglioramento del tempo. Tocca ora alla zona mare accogliere la Madonna. Dagli operatori del porto ed al saluto della Capitaneria, fino ai pescatori e alle loro paranze, la Vergine sembra voler abbracciare tutti. Sono da poco trascorse le ore 15.30 quando il carro si ritrova in piazza, pronto al suo rientro. C’è tempo ancora di affidare alla sua protezione la città intera, le famiglie, i giovani, gli ammalati i bambini … scongiurato il maltempo, la Vergine fa rientro in Basilica tra il volto esausto, ma soddisfatti dei portatori. È il momento del saluto, dell’arrivederci, dell’ultima preghiera, dell’ultima lacrima…W Maria.
Michele Tuoro
Immacolata a Torre 2012
Attenzione. Quest’articolo farà parte della pubblicazione l’Immacolata a Torre 2012. È stato concesso in anteprima a questo sito curato dall’amico Luigi Ascione, quale ricompensa per il suo intenso lavoro di informazione ai torresi vicini e lontani. Questo sito che non ha nessuno scopo di lucro, trovandone come unico finanziatore, l’ideatore nonché webmaster Luigi Ascione, è diventato ormai il sito ufficiale dell’Immacolata di Torre del Greco. Fonte sicura da cui attingere notizie. Augurandomi al più presto di vedere in queste pagine web pubblicate le pagine della mia pubblicazione (tempi di stampa permettendo), auguro all’amico Luigi e a tutti i visitatori Buon Natale sempre e unicamente sotto la materna protezione della Beata Vergine Maria.