2019
8 dicembre 2019
“Vorrei avere infiniti cuori”
Progettista ed esecutore: Riccardo Lamberti
Stendardi: Salvatore Seme
Il segno della ricorrenza cosi' vicina è stato dato oggi giovedi 19 settembre con l'esposizione nella Basilica di Santa Croce di Torre del Greco,(così come da tradizione nel giorno di San Gennaro) del Progetto del Carro trionfale dell'Immacolata 2019.
L'esposizione è avvenuta 12 settimane prima della festa dell'Immacolata, quando ha inizio il ciclo dei dodici sabati di preghiera per la preparazione alla celebrazione dell’Immacolata dell'8 dicembre (ndr iniziano sabato 21 settembre).
Il 158° progetto del Carro è stato ideato e progettato dalle mani del realizzatore storico Riccardo Lamberti.
I due arazzi raffiguranti San Vincenzo Romano saranno realizzati dall’artista torrese Salvatore Seme, invece come avviene dal 1998 a Riccardo Lamberti sara' affidata la realizzazione materiale dell'intera struttura del Carro.
Il carro trionfale anche se molto semplice nelle linee e negli elementi decorativi, da un po’ di anni,è diventato ,una catechesi itinerante,una catechesi,un messaggio che passa per le strade della citta’e che vuole entrare nel cuore dei devoti dell’Immacolata.
Don Giosuè Lombardo,parroco della Basilica di Santa Croce in Torre del Greco (Napoli) dal 29 dicembre 2002 ,ci illustra la simbologia del prossimo carro trionfale 2019:
“Il titolo del carro trionfale dell’Immacolata 2019 è ispirato ad una delle espressioni che spesso amava ripetere il nostro Parroco Santo, Vincenzo Romano, rapito dall’amore per l’Eucaristia e dalla devozione alla Vergine Maria: “VORREI AVERE INFINITI CUORI”. Il legame del carro a San Vincenzo è dato anche per alcuni eventi che hanno caratterizzato la vita della comunità parrocchiale e cittadina di Torre del Greco come la Canonizzazione del Beato Vincenzo e la concessione di un Anno Giubilare per fare memoria grata della misericordia di Dio e delle opere meravigliose che compie nella sua Chiesa. Tale legame è rappresentato dalla maestosa torre campanaria che funge da trono per all’Immacolata. Questa struttura richiama alla memoria la devastante eruzione vesuviana del 15 giugno 1794 che distrusse parte della città di Torre del Greco e la chiesa parrocchiale. Superstite fu il campanile inglobato dalla colata lavica per quasi 14 metri. Questo fu un segno di speranza per il novello parroco don Vincenzo Romano che volle ricostruire la nuova parrocchia accanto al campanile e attorno la città. Preso dalla carità sfrenata si fece prossimo del popolo torrese che aveva perso, insieme alla speranza di una rinascita, ogni cosa. Tale gesto è rappresentato in uno degli arazzi che pende dalla torre campanaria. Mentre l’altro arazzo, raffigura il nostro Santo in gloria. I due arazzi sono realizzati dal prof. Salvatore Seme. Tutta la struttura è racchiusa in una barca di stile barocco che richiama il legame dei torresi con il mare e l’apostolato di San Vincenzo a favore dei pescatori di corallo e delle loro famiglie. Altro elemento che richiama il mare e i pescatori è la rete. San Vincenzo ispirandosi all’arte della pesca faceva adottò il metodo pastorale detto “la sciabica”, per portare i suoi parrocchiani in chiesa per la catechesi, dopo aver annunciato il Vangelo ai crocicchi delle strade. A poppa di questa grande barca, si erge maestosa una Croce retta da un angelo, la Croce Gloriosa di Cristo che si innalza sulla chiesa che morte non teme. A prua, un angelo regge una corona del Rosario per ricordare la devozione di San Vincenzo,che definì il Rosario “Canale di tutte le Grazie”. L’altro angelo regge una corona decorativa in ricordo del 65° anniversario dell’incoronazione della venerata immagine dell’Immacolata, avvenuta il 23 Giugno 1954 da parte del Card. Marcello Mimmi. Infine, è da recuperare il segno delle ginestre, cantate dal Leopardi, esse sono poste in quattro fioriere decorative e richiamano i colori ed i profumi della nostra terra vesuviana ed in questo momento storico, esprimono la forza della natura che vince l’incuria umana”.
8 DICEMBRE
Nel giorno piu’ importante nel cuore dei torresi,anche quest’anno si è rinnovato il voto fatto dai nostri padri all’Immacolata per la 158a volta.
Dopo una notte di veglia e celebrazioni in Basilica,per onorare l’Immacolata,il sole fa capolino su Torre del Greco in una piazza S.Croce transennata per motivi di sicurezza allo scopo di permettere una più agevole e sicura uscita del carro dalla Basilica e un percorso della processione con fermate prestabilite per accorciare i tempi ,sia per il cambio dei portatori ,sia per le benedizioni,sia per i momenti di preghiera e la raccolta di fiori.
Dopo la Messa dei portatori in Basilica ,alle ore 10:05 ,il 158 °carro trionfale dell’Immacolata"Vorrei avere infiniti cuori‘ (ndr progetto e realizzazione di Riccardo Lamberti) varcava il portone centrale in una piazza Santa Croce gremita fino all’inverosimile,nonostante sia stata transennata.
Il suono delle campane, il volo dei colombi e il caloroso applauso dei torresi assiepati in piazza e nelle vie limitrofe è iniziata cosi la processione (in una marea di persone che oserei chiamare "il popolo dell'Immacolata") preceduta dalla Banda Musicale ACMT Associazione Musicale Culturale Torrese,dalla Congrega della SS.Assunta,dai Gonfaloni di altre associazioni mariane, dal parroco di Santa Croce don Giosuè Lombardo, dal vicario parrocchiale Don Antonio Germano insieme agli altri sacerdoti.
Invece al seguito : autorita' civili e militari con il gonfalone della citta' e la tradizionale sfilata dei carri in miniatura realizzati per lo più da bimbi e giovani ,con i responsabili:Imma Madonna ,Salvatore Di Lecce e Silvio Pernice. Novità il carriciello realizzato dalle mamme dei ragazzi disabili dedicata alla corona della Madonna .
Tutta la processione sin dall’inizio ha dovuto fare soste fuori programma, perché il carro trionfale rimaneva impigliato nelle luminarie natalizie. Chi ha disposto l'installazione delle luminarie costate € 250.000 non ha indicato che dovevano superare l'altezza di 5 m cioè quella dello standard del carro che compie lo stesso percorso da 158 anni, così il carro come la corona e lo stellato dell'Immacolata più volte ha rischiato di incastrarsi nelle luci .
Si percorre via S.Noto,via Roma,via V.Veneto,via I trv.V.Veneto,Corso Avezzana,piazza Martiri d'Africa,via G.Marconi,via Circonvallazione(dove davanti alla caserma dei Carabinieri c’è stato un omaggio all’Immacolata,scandito dalle note dell’inno di Mameli,cantato dai numerosi presenti),per poi svoltare per Corso V.Emanuele (lato Villa Comunale) ,via D.Colamarino,Largo Santissimo.
Sono le 12:35 quando la processione sosta in Piazza Santa Croce,per poi proseguire per via e Rampa Comizi,Largo S.Maria,via Fontana,via Col.Pica,via Mons.F.Romano,via C.Battisti,via Calastro( qui davanti alla sede della Capitaneria di Porto e al distaccamento dei Vigili del Fuoco altro omaggio all’Immacolata da parte dei militari della Marina con tradizionale suono della sirena portuale).
Si giunge cosi a Spiaggia del Fronte ,all’altezza della banchina del Porto ,per il tradizionale omaggio a tutti gli uomini del mare.
Si prosegue per Corso Garibaldi,dove con commozione è stata scoperta una lapide nello slargo dedicato alle vittime di Genova i giovani Torresi: Giovanni Battiloro, Matteo Bertonati, Gerardo Esposito ed Antonio Stanzione .”Tramanderà la memoria dei nostri giovani morti al ponte Morandi “ ,così il parroco di Santa Croce Don Giosuè Lombardo ha commentato la tappa più significativa del percorso .
A volerla l’associazione Sviluppo area porto presieduta da Carlo Esposito, “il giorno dell'Immacolata “ha detto Carlo Esposito” è stato il momento giusto per ricordare le 4 vittime in un luogo simbolo della città “,di cui uno dei quattro Antonio Stanzione era un portatore.
Dopo la sosta ,la processione ha attraversato il ponte ferroviario di Largo Gabella del Pesce ,per poi proseguire per Strada Agostinella,via XX Settembre,qui il carro trionfale è stato accolto da una pioggia di palloncini colorati.
Alle ore 15:10 il carro trionfale raggiunge la Chiesa del Carmine in piazza Luigi Palomba e dopo la fermata obbligatoria all’incrocio con via Gaetano de Bottis ,si percorre Corso Umberto I e via Beato Vincenzo Romano.
Qui al passaggio del carro, lo stellato dell’Immacolata è rimasto impigliato sotto le bassissime luminarie natalizie ,perdendo una stella ,ma per fortuna il “Paratore” progettista e realizzatore del carro Riccardo Lamberti l’ha recuperata.
Dopo aver sostato all’incrocio con via Falanga,si giunge in Piazza Santa Croce alle 15:55.
Qui l’Immacolata viene innalzata sul suo carro trionfale per salutare i suoi figli di Torre del Greco,mentre il Parroco Don Giosue’ Lombardo,raccoglie tutti i presenti in preghiera e impartisce la solenne benedizione a tutti.
Il Carro durante il suo percorso, come ogni anno, è stato salutato da tantissima folla esultante, dai balconi decorati con antiche coperte pregiate e lancio di bigliettini colorati con preghiere per la Madonna, da fuochi d’artificio e da omaggi floreali, e dopo un giro di circa 6 ore, alle 16:10 circa il carro trionfale dell’Immacolata è rientrato in Basilica.
È il momento del saluto, dell’arrivederci, dell’ultima preghiera, dell’ultima lacrima…W Maria.
Alla festa dell’Immacolata, non solo religiosa ma anche popolare, ha concorso tutta la città,a cui si aggiungono i molti torresi residenti in altre città, italiane ed estere, che sono tornati a Torre proprio in coincidenza con la festa dell'Immacolata dell'8 dicembre.
La festa oltre ad osservare il culto vero e proprio, rispetta quella parte di folklore e tradizione che qui ha radici profonde e trova ancora rispondenza sincera.