Esposito Vito
Vito Esposito (allievo di Nicolas De Corsi) conosciuto anche come il Tripolino, è stato uno degli ultimi rappresentanti della grande tradizione figurativa partenopea.
Era nato a Zuara (Libia) il 19/07/1935,(all’epoca colonia italiana) da papà originario di Bagnoli che lavorava come costruttore navale tra la Libia e la Tunisia dove c’erano i cantieri. La mamma invece era nativa di Torre del Greco, che in quel periodo era un importante centro che offriva cordame e arnesi. Nella città corallina si trasferì definitivamente nel 1944 quando aveva 9 anni. Prima di allora l’aveva vista si e no un paio di volte: quanto basta però per rimanerne incantato data la grandissima quantità di case che, ancora oggi, ne caratterizzano il paesaggio“.
All’epoca c’era l’esigenza di dover imparare un mestiere. lo zio voleva che facesse il sarto ma era un tipo di occupazione che non gli garbava più di tanto. Fu così che si iscrisse alla locale scuola d’arte, dove scoprii di avere il talento per dipingere ed iniziò ad appassionarsi. Successivamente, ha studiato a Napoli, presso l’Istituto d’Arte. Poi ha pensato, per sbarcare il lunario, di darsi all’insegnamento: ha fatto il professore per 40 anni. Una delle sue prime esperienze è stata in provincia di Benevento, a Cerreto Sannita: un luogo incantevole in cui era situato un istituto per la tessitura della stoffa dove ha lavorato per 5 anni disegnando progetti”.
Socio U.C.A.I,ha partecipato numerose volte alla festa dei 4 altari sia come progettista e sia come realizzatore di tappeti artistici nelle Chiese torresi.
Nel 1999 gli fù affidato da Don Onofrio Langella (ndr parroco della Basilica di S.Croce in Torre del Greco - Napoli) il compito di progettare il carro trionfale dell'Immacolata dal titolo "MARIA,FIGLIA PREDILETTA DEL PADRE" con la Realizzazione di Riccardo Lamberti.
Vito Esposito ha dipinto gli angoli più belli di Napoli, di Capri e dei paesi vesuviani, dando lustro e onore anche alla città di Torre del Greco.
Alla vita dell’artista aveva scelto l’insegnamento per amore della moglie e dei figli.
Lo raccontava lui stesso con ironia: “Ho iniziato a dipingere per passione. Col passare degli anni, da pittore tradizionale sono diventato d’avanguardia. A scuola insegnavo arte moderna e astratta. Con l’arte moderna avrei potuto raggiungere la fama ma questo termine fa rima con fame.. e io avevo una famiglia da mantenere”.
E’ venuto a mancare a Torre del Greco (Napoli) il 15 aprile 2021.