2003
2003
8 dicembre 2003
"IL BEATO APOSTOLO DEL ROSARIO"
Progetto di Gargiulo Nunzia
Realizzazione di Riccardo Lamberti
Colori pastello e simboli per raccontare il «Beato, apostolo del Rosario». Il carro dell'Immacolata , come ormai accade dal 1862, ha sfilato lungo le principali vie di Torre del Greco raccogliendo intorno a sè migliaia di devoti e curiosi, parlava la lingua della metafora. Un linguaggio difficile, così la macchina da festa progettata da Nunzia Gargiulo e realizzata da Riccardo Lamberti poteva apparire agli occhi dei fedeli: vuoto nella forma. E chi si aspettava di trovare la solita icona del sacerdote santo ai piedi della Vergine che nel 1861 fermò la lava del Vesuvio sarà rimasto deluso: a rappresentare Il Beato Vincenzo Romano, c'erano solo una sedia e un cappello. Simboli «non popolari», per raccontare l'umile Beato che svolse il suo apostolato a Torre del Greco, all'ombra di Santa Croce aiutando i miseri. Più esplicito, invece, il riferimento al Rosario che avvolgeva il carro come in un abbraccio. Proprio come aveva annunciato Nunzia Gargiulo, spiegando il suo bozzetto: «L'idea grafica - aveva detto la giovane artista - viene espressa con simboli, con forme semplici e lineari e non con immagini esplicite. La catena dolce che ci rannoda a Dio abbraccia tutto il carro, quasi a volere abbracciare tutta la nostra vita ricordando nella sua semplicità che il Rosario rimane una preghiera profonda». Per il resto, l'ennesima edizione della festa dell'Immacolata, non ha riservato sorprese: qualche piccola modifica nel percorso e il passo più veloce dei portatori (imposto a quanto pare addirittura dalla Curia che avrebbe chiesto di concentrare la processione in 4 ore), ha riportato il carro e la statua della Vergine nella basilica S.Croce, poco dopo le 14.